Il progetto Interabilità, di durata biennale (marzo 2006 – maggio 2008), ha coinvolto un numero di 30 utenti (tra i 17 ed i 25 anni) ed i loro nuclei familiari. Gli utenti, dopo un periodo di valutazione diagnostica iniziale, sono stati suddivisi in cinque laboratori siti in tre sedi dell’Opera Sante de Sanctis.

Il progetto si è reso innovativo per la possibilità di fornire ai genitori strumenti ed occasioni per conoscere meglio le attitudini, le aspirazioni e le abilità dei propri figli. Questo obiettivo è stato raggiunto attraverso la partecipazione dei familiari alle stesse attività dedicate ai figli, condividendone gli obiettivi e le difficoltà, osservando le strategie di problem solving adottate, partecipando alle gratificazioni e sostenendo le frustrazioni. Oltre a rafforzare la conoscenza tra genitori e figli, tale esperienza ha aperto un nuovo punto di vista attraverso il quale il genitore del disabile ha osservato il proprio figlio, finalmente orientato a valorizzare in modo positivo alcune abilità uscendo dalla logica per la quale un portatore di handicap è sempre e comunque una persona priva di possibilità sociali. Tutte le famiglie dei ragazzi hanno partecipato alle attività di laboratorio.

 

Attività svolte

Laboratori

  • Laboratorio teatrale
  • Laboratorio di scenografia e costumi
  • Laboratorio Alta Cucina
  • Laboratorio artistico

Attività sportiva

  • Ippoterapia

Supporto familiare

  • I genitori dei ragazzi coinvolti, oltre a partecipare ai laboratori dedicati ai propri figli, come già sopra esposto, hanno beneficiato delle due azioni qui descritte:

Supporto scolastico

Sportello Help

 

Fasi riassuntive del progetto

Il Progetto Interabilità si è svolto rispettando i programmi e le scadenze stabilite, sia nelle attività di laboratorio sia in relazione alla partecipazione dei familiari degli utenti. Nel corso dello svolgimento è stato possibile individuare tre diversi momenti:

  1. La prima fase è stata caratterizzata dalla necessità di conoscenza reciproca tra gli utenti e tra gli utenti e gli operatori. In questa fase sono emerse le diverse personalità dei ragazzi partecipanti ai singoli gruppi che hanno contribuito a formare amicizie, leadership ed alcune incompatibilità caratteriali tra utenti che sono state affrontate e risolte in tempi brevi. Questa fase è stata inoltre utilizzata per formare e consolidare il “gruppo laboratorio” per preparare i ragazzi ad affrontare il successivo ingresso dei propri familiari;
  2. L’ingresso dei familiari all’interno dei laboratori è stato l’elemento cardine della seconda fase del Progetto. Dopo un iniziale atteggiamento di insicurezza ed imbarazzo, i genitori hanno preso parte attiva al lavoro ed hanno fruito della possibilità di godere di una modalità privilegiata per conoscere e valutare le competenze e le abilità dei propri cari: la condivisione di un lavoro in ambiente professionale e protetto;
  3. La terza fase è stata caratterizzata da una reazione dei familiari degli utenti partecipanti, che non era stata prevista. Infatti, mentre le diverse attività di laboratorio e dello “Sportello Help” seguivano il loro corso, è emersa una forte richiesta da parte dei genitori di un intervento diretto nei loro confronti, che li coinvolgesse ancora più personalmente e non necessariamente come genitori di un ragazzo disabile.

 

Successo del Progetto e modalità di proseguimento dopo l’eventuale integrazione (convenzioni, partnership, finanziamenti, accordi formali e descrizione dell’attività di fundraising dell’ente)

Il progetto “Interabilità”, sviluppato dalla nostra Associazione nel periodo Marzo 2006 – Marzo 2008, ha suscitato forte interesse ed adesione da parte dei partecipanti, dimostrando quanto ipotizzato nella fase di ideazione e di richiesta di finanziamento: una obiettiva carenza di servizi pubblici e privati dedicati a disabili appartenenti alla fascia di età adolescenziale e post adolescenziale. Oltre a questo elemento, un altro fattore responsabile della riuscita del Progetto è stata la modalità di partecipazione dei familiari. Nel Progetto Interabilità infatti, i familiari dei partecipanti hanno avuto un duplice coinvolgimento, sia come destinatari di uno “Sportello Help” ad essi dedicato, sia come partecipanti attivi alle attività di laboratorio dei propri cari. Tra gli indicatori del positivo andamento del Progetto si può elencare la scarsissima percentuale delle giornate di assenza registrate durante tutta la durata del progetto, sia tra gli utenti che tra i loro familiari.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Continuando la navigazione su questo sito accetti che vengano utilizzati.